lunedì 14 dicembre 2009

Natale 2009

Anche questo Natale ho preparato dei regali fatti a mano per le persone care. Sono delle sciarpe in ciniglia fatte con un filato particolare (che poi vi mostrerò). Sono facili e molto veloci da fare, l'unica difficoltà potrebbe essere trovare il filato, che sta andando letteralmente a ruba e ormai, almeno dalle mie parti, è rarissimo da trovare.


Si fanno con i ferri, e con sole maglie a dritto, quindi facilissime anche per chi è alle prime armi. Bisogna avere solo qualche particolare accortezza per iniziare e finire la sciarpa, e per unire i gomitoli, ma per il resto sono una vera passeggiata.

Tutte insieme... sono davvero morbidose e caldissime!

Appena riesco a trovare una mezz'oretta posto anche il procedimento per farle, così ve ne potrete fare una anche voi.

giovedì 10 dicembre 2009

Il mio albero di Natale

Amo fare l'albero di Natale.
Lo preferisco al presepe, perchè può essere molto creativo e non ha limiti.

Mia madre ed io ci stavamo pensando già dalla fine dell’estate e ci siamo davvero sbizzarrite.
La stanza dove da anni mettiamo l’albero è il salone.
Qualche anno fa, in tempi non sospetti quando ancora non era di moda, decisi che la tinta delle pareti doveva essere lilla/rosato (non un lilla secco per intenderci) spugnato in madreperla e le tende della portafinestra di velo amaranto.
Quindi, abbiamo colto la palla al balzo, mandato in pensione i vecchi addobbi e…. ta-taaan!

Il drappo è in raso amaranto, e oltre alle classiche palline rigorosamente lilla e viola, abbiamo addobbato il nostro albero finto (non ucciderei mai un alberello vero per agghindarlo a festa!!) con fiori finti, decorazioni con brillantini, fiocchi di velo ed altro in tinta, ovvero bianco, lilla, viola, e amaranto.

La cosa bellissima sono le luci. Siamo riuscita a trovarle lilla e sono bellissime, e abbiamo aggiunto anche 2 fili di luci bianche e uno multicolore che è il nostro preferito.

Un dettaglio delle lucine :D


Le foto non rendono giustizia all’aspetto reale, è davvero bellissimo. Certo, sicuramente non piacerà a chi preferisce l’albero nella maniera classica, ma credo che la creatività possa scardinare anche delle certezze lunghe secoli, non siete d’accordo?

venerdì 4 dicembre 2009

Pasta di mais: le vostre domande.

Ultimamente ricevo molti commenti e domande sulla pasta di mais. Sarà perchè si avvicina il Natale e ci sentiamo più creative? Credo di sì!
Vediamo allora di rispondere alle domande nella speranza di potervi essere utile.

Una di voi mi ha posto la seguente questione:
Domani riproverò a fare la pasta di mais...ieri l'ho gettata perchè era troppo appicicosa...speriamo bene! io volevo ricoprire uno scatolo con la pasta...ma credi che sia impossibile visto che asciugandosi si riduce? help e baci

Se la pasta è appiccicosa può dipendere da 2 fattori: o non è stata cotta abbastanza, in questo caso prolungare la cottura di un altro minuto quindi prelevare un po' di impasto e modellarlo tra le dita. Dopo pochi secondi "l'appiccicaticcio" dovrebbe andare via e rimanere una pasta liscia e compatta. Oppure dopo la cottura non è stata lasciata asciugare nel modo corretto per far evaporare l'umidità. Stendendo la pasta su un piano unto con un velo di crema per le mani e lasciandola raffreddare anche questo problema dovrebbe essere risolto.
Sul ricoprire una scatola chedo che sia fattibile, l'importante che la scatola sia rigida, almeno di cartoncino, in modo che possa reggere un minimo di tensione che la pasta seccando produce.

E poi ancora:
Ciao Lolo' e' da poco ke ho scoperto qst tipo di impasto e girando un po' su internet ho trovato svariate ricette di cui ne ho messa una alla prova,facendo delle formine tipo biscotti per fare delle calamite x il mercatino parrokkiale. Qst diciamo "biscotti erano molto sottili pero' ci hanno messo parecchio ad asciugare e in piu' mi sn accora ke ogni volta ke andavo x girarli sulla superfice superiore c'erano delle goccioline di "sudore". Ora ti kiedo se e' una cosa normale.Ti ringrazio anticipatamente ciao da lucia


Ciao Lucia, a dire la verità a me non è mai succeso che facessero delle goccioline nell'asciugarsi. Forse dipende dal luogo in cui li metti ad asciugare. Io i miei lavori li tengo in cucina, la stanza della casa sicuramente più calda. O forse dipende dalla cottura della pasta. In ogni caso se il lavoro finito non presenta delle crepe, bollicine o altri difetti allora non preoccuparti. Prova comunque a far cuocere un po' di più l'impasto e fammi sapere.

Ciao Lorenza, ho scovato questo tuo blog digitando su google "pasta di mais"... ho letto la tua ricetta e sono curisa di provarla... mi sto cimentando da poco con le paste modellabili fatte in casa (spero che, per alcuni lavori che ho in mente, possano sostituirsi al fimo che - a dirla tutta - non amo molto...) e - finora - ho provato a lavorare con soddisfazione la pasta Gabrylea (basta digitare su google per accedere al sito) e - proprio oggi ho provato una ricetta di pasta di mai "a crudo" che avevo su un libricino acquistato tempo fa... ho letto nel tuo post che l'elasticità della pasta dipende dalla cottura... dici che è perchè è a freddo che a volte si formano delle piccole crepe?!? Scusami per il commento forse troppo lungo... a presto e buona creatività... con le mani sempre in pasta!!!

Ciao Elisa, anche a me il fimo non fa impazzire per molti motivi, il primo fra tutti è il prezzo, che mi vincola nella creatività, nella quantità e nelle dimensioni dei miei lavori. E poi l'idea di farmi da sola pure la pasta mi piace un casino... sono un caso clinico! :)
La pasta di mais a crudo l'ho provata anche io. La ricetta è su un libro che trovato. Ho fatto una fatica bestiale nel preparare la pasta. Alla fine mi facevano male le mani. E poi impastare la farina di mais a "secco" mi da i brividi, tipo la sensazione delle unghie sulla lavagna, hai presente?
Certo pure farla cotta è dura, ma si soffre di meno.
Sì, credo che le crepe vengano soprattutto all'impasto crudo o cotto male, perchè il calore fonde tra loro gli "ingredienti" e conferisce elasticità alla pasta.
Quell'impasto a crudo che feci, il primo e l'ultimo, restava sempre e comunque appiccicoso, ma per non buttarlo l'ho usato per fare le parti interne delle bambole, per esempio.
Non ho ancora provato la pasta di Gabrylea, ma la proverò senz'altro, grazie mille per la segnalazione.


Mi auguro che i miei consigli possano tornarvi utili. Se avete altre domande non esitate, mi piace l'idea di avere una sottospecie di "Posta del cuore... in pasta!".
Scivete messaggi lunghi, corti, suggerimenti, critiche (non troppo cattive però) e magari mandatemi le foto dei vostri lavori e li pubblicherò molto volentieri.
Ho solo una richiesta da fare: firmatevi! Purtroppo non tutte voi si firmano e a me dispiace perchè conoscere i vostri nomi mi fa sentire più vicina ad ognuna.

Baci, alla prossima!!

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